giovedì 2 ottobre 2014

PROGETTI DIDATTICI
per le scuole secondarie di I e II grado
a cura di Irith Davidzon 
e dell'associazione di promozione sociale 'Il Pentolino' Genova

Il Pentolino, associazione di promozione sociale, nato a Genova dall’esigenza e volontà di creare alternative culturali ed educative, mettendo a disposizione la nostra formazione, professionalità e fantasia.
Come gruppo informale abbiamo iniziato due anni fa dalla città e dai quartieri, con attività su tematiche d’interesse sociale per grandi e piccini: giochi e compiti in piazza, feste e momenti d’incontro, laboratori.
Il nostro intento è quello di scavalcare i limiti dell’individualismo attraverso la partecipazione, l’autorganizzazione e la solidarietà.


Le curatrici dei progetti didattici 
Annalisa De Benedetto, nata il 04\09\1986, a Gorizia, attualmente domiciliata in Centro Storico, Genova.
Conseguito esame di Stato per l’abilitazione alla professione di assistente sociale dopo la Laurea in Scienze del Servizio Sociale, presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Trieste. Ho iniziato il mio percorso professionale presso una cooperativa sociale , dove mi sono impegnata come educatrice in diverse aree: minori , disagio, formazione e lavoro  per ragazzi- adolescenti disabili.
L’ultima esperienza di lavoro, durata due anni,  mi ha vista impegnata presso una comunità residenziale per persone con disabilità media- grave. Nello specifico mi occupavo della programmazione educativa delle attività e dei singoli casi, in collaborazione con l’equipè multiprofessionale.

Benedetta Cappellini, nata il 12/03/1989, attualmente domiciliata in Centro Storico, Genova.
Laurea in Scienze Pedagogiche e dell’Educazione presso l’Università di Genova.
Al momento frequenta il secondo anno del corso di Laurea magistrale in Scienze Antropologiche ed etnologiche presso l’ateneo Bicocca dell’Università di  Milano.
Attività di tutor alla pari presso l’Università di Genova.

Servizio civile presso la cooperativa Agorà di Genova nel settore stranieri (area nomadi e vittime di tratta).

Irith Davidzon nata a Firenze il 18.01.1975, è laureata in Filosofia presso l’Università di Pavia. Successivamente ha conseguito la specializzazione annuale in Scienze delle Culture presso il Collegio San Carlo (Modena) e nel 2011 il dottorato in Scienze della Cognizione e Formazione, presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, patrocinato dall’Istituto di Tecnologie Didattiche (ITD-CNR) di Genova. 
E’ stata docente di storia e filosofia presso il Liceo scientifico e linguistico G. Galilei di Voghera (PV) nel 2003 e docente di filosofia, psicologia, pedagogia e sociologia nel Liceo Gobetti di Genova (anni 2005 e 2006). 
E’ tecnologa didattica ed esercita sia privatamente sia presso il Liceo Scientifico-Tecnologico E. Majorana di Genova, in cui dal  2008 svolge attività di laboratorio in information problem solving. Inoltre dal 2012collabora presso il Liceo Scientifico T. Taramelli (PV).  
Dal 2014 con l'associazione 'Il Pentilino' di Genova propone progetti indirizzati alle scuole secondarie di I e II grado su "Diversità e identità" e ""Alimentazione:equilibrio ed  eccessi"
Il progetto è stato sperimentato per la prima volta presso il Liceo Scientifico Tecnologico E.Majorana nel 2008-2009 da cui la tesi di dottoratoInformation problem solving e competenze interrogative: il web come ambiente di apprendimento (Università Ca’ Foscari, VE) Una serie di attività sono state proposte ad alcuni insegnanti della scuola media ‘Don Milani’ nel contesto del Laboratorio di Tecnologie Didattiche (LabTD). 




PROGETTO DIDATTICO
Cibo: equilibri ed eccessi

Questo progetto è indirizzato alle classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Si propone un intervento didattico costituito da una serie di attività che presentano come tematica centrale l’alimentazione, l’origine e le storie dei prodotti, le problematiche legate alla nutrizione negli adolescenti.
In un mondo globalizzato, della disparitàe degli eccessi,le attivitàdel percorso sono principalmente finalizzate a creare una riflessione sia individuale sia collettiva su argomenti attuali – nutrirsi sano e consapevole - di fondamentale importanza per i ragazzi in un momento di crescita.

Fasi del percorso

1. Storia e storie degli alimenti

Questa parte del percorso mira a introdurre i ragazzi a una prima riflessione sulla storia e sulle storie degli alimenti.
Attraverso la scoperta dell’origine di ciò che mangiamo tutti i giorni, si guidano gli studenti ad approfondire tematiche inerenti le discipline storico-geografiche.
Sarà un viaggio che partendo dalle vie delle spezie e i primi commerci carovanieri condurrà all’approfondimento del colonialismo antico e moderno per arrivare agli attuali meccanismi che regolano la produzione e la distribuzione degli alimenti.
Si cercherà così di scoprire le tappe del cibo: dove, come, chi, mezzi e strumenti.
Le attività verteranno sulla problematichedella disparità nell’accesso alle risorse a livello mondiale.
Inoltre, particolare attenzione verrà data all’attuale dibattito sulla biodiversità per conoscere e discutere una possibile agricoltura sostenibile, questione che ha una diretta ricaduta sulle nostre tavole e sulla nostra salute.


2. Una sana alimentazione oltre le disparità e gli eccessi

A partire dalla riflessione su cosa significa nutrirsi in termini di necessità, salute e piacere, la seconda parte del progetto prevede un percorso che, focalizzando sulle diversità e gli eccessi di un mondo globalizzato, accompagna i ragazzi verso la consapevolezza di una sana alimentazione.
L’attenzione verrà posta inizialmente sulla percezione che i ragazzi hanno del proprio corpo, nel guardarsi allo specchio, riconoscere la propria identità e sviluppare l’autostima nelle relazioni con gli altri.
Le attività verteranno quindi su un’analisi più specifica dei disturbi alimentari, un argomento di fondamentale importanza nel momento di crescita che caratterizza quest’età dello sviluppo.E’ quindi fondamentale offrire ai ragazzi diversi strumenti che possano non solo aiutarli a essere consapevoli delle numerose problematiche inerenti alla nutrizione ma al contempo renderli consapevoli che “siamo ciò che mangiamo .
Infine, il percorso terminerà sul significato di alimentare la mente: come nel cibo, l’eccesso di informazioni può avere gravi conseguenze (infobesity).Nel contesto scolastico attuale, dove sempre più ci si allontana dai modelli di ‘travaso di conoscenze’, questo percorso vuole offrire didattica basata sulla promozione di abilità per guidarli all’autoregolazionedi fronte alla quantità delle informazioni a cui i ragazzi, ormai nativi digitali, hanno accesso quotidianamente.


Metodologia
Il percorsoè realizzato in modo trasversale e multidisciplinare: storia e geografia per le tematiche trattate, italiano e matematica per quanto concerne lo sviluppo di capacità in lettura di testi lineari e discontinui, di grafici e tabelle che verranno proposte nei diversi moduli.
A differenza degli approcci tradizionali della didattica, spesso focalizzati sui contenuti ai quali i ragazzi devono accedere, questo progetto si focalizzasulla promozione di competenze e abilità (anche attraverso l’uso del web):saper individuare un problema anche non ben definito, porsi domande, fare ipotesi, verificarle e modificarle, sviluppare capacità logiche e critiche nei confronti delle informazioni.
Di particolare rilevanza è fornire ai ragazzi gli strumenti per la valutazione dell’affidabilità delle fonti, tematica assai importante nel dibattito pedagogico internazionale data la pervasività delle nuove tecnologie nel mondo degli adolescenti di oggi.




PROGETTO DIDATTICO
Viaggio e identità

Questo progetto è indirizzato alle classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Si propone un intervento didattico costituito da una serie di attività che presentano come tematica centrale conoscenza di noi stessi e degli altri attraverso il confronto e l’apertura alle diversità.
Le attività del percorso sono principalmente finalizzate a creare una riflessione sia individuale sia collettiva su argomenti attuali e di fondamentale importanza per i ragazzi in un momento di crescita.
In un mondo globalizzato e in una società multiculturale è di fondamentale importanza guidare i ragazzi a riflettere sulla propria identità e su come confrontarsi costruttivamente con il diverso da sé.

Fasi progettuali

1. Identità
Questa parte del percorso mira a una riflessione sull’importanza dell’autostima utilizzando come punto di partenza le nuove forme di relazioni sociali che, tra i ragazzi, avvengono ormai massivamente mediante l’uso di social network.
Questo progetto è infatti formulato in modo da far comprendere quanto le strade telematiche possano essere pericolose come le vie di una città di notte: è ormai di fondamentale importanza saper riconoscere e difendersi dalle nuove forme di sopraffazione (cyber bullismo).
Celati dietro lo schermo dell’anonimato i ragazzi della generazione digitale possono trovarsi in crisi di identità e al contempo soli di fronte a sconosciuti che al di là dello schermo possono attaccarli o plagiarli.
E’ quindi fondamentale offrire ai ragazzi diversi strumenti che possano non solo aiutarli a essere consapevoli delle numerose problematiche inerenti all’uso della rete ma anche stimolarli a un uso adeguato e costruttivo dei nuovi strumenti informatici a loro disposizione (multimedialità, accesso veloce alle informazioni, ecc.), allo sviluppo di capacità di indagine e critiche nei confronti delle informazioni.

2. Diversità
A partire dalla riflessione sulla propria identità, la seconda parte del percorso prevede il confronto dei ragazzi con il ‘diverso’ da sé: un viaggio che parte da noi stessi per conoscere l’altro.
Nell’era della globalizzazione, persone, informazioni e merci si muovono sempre più velocemente e tutti noi siamo coinvolti nell’accorciarsi delle distanze. Rispetto al passato, è ormai consueto incontrarsi/scontrarsi con il diverso. Così come le persone di tutto il mondo affrontano viaggi spinti da differenti motivi e desideri (studio, curiosità, socio-economici o politici, …) anche la classe sarà guidata in un itinerario di scoperta e confronto con l’altro. Con questo percorso si mira quindi a stimolare la curiosità e l’empatia verso situazioni di diversità cosicché il viaggio e il fenomeno migratorio possa essere uno strumento di conoscenza ed esperienza del corpo e dell’immaginario
E’ infatti di fondamentale importanza per i ragazzi di oggi che vivono l’ambiente scolastico come luogo della multiculturalità essere condotti a una riflessione sulla condizione di straniero e sul concetto di accoglienza mediante la scoperta di situazioni e vissuti.

Metodologia
Il percorso di ‘viaggio e identità’ è realizzato in modo trasversale e multidisciplinare: storia e geografia per le tematiche trattate, italiano e matematica per quanto concerne lo sviluppo di capacità in lettura di testi lineari e discontinui, di grafici e tabelle.
A differenza degli approcci tradizionali della didattica, spesso focalizzati sui contenuti ai quali i ragazzi devono accedere, questo progetto si focalizza sulla promozione di competenze e abilità: saper individuare un problema anche non ben definito, porsi domande, fare ipotesi, verificarle e modificarle, sviluppare capacità logiche e critiche nei confronti delle informazioni.
Di particolare rilevanza è fornire ai ragazzi gli strumenti per la valutazione dell’affidabilità delle fonti, tematica assai importante nel dibattito pedagogico internazionale data la pervasività delle nuove tecnologie e la quantità nel flusso delle informazioni a cui i ragazzi, ormai nativi informatici, accedono quotidianamente.